Interventi caritativi nel mondo

Tutti gli interventi finanziati dalla CEI hanno lo scopo di promuovere lo sviluppo integrale della persona e delle comunità dei Paesi del Terzo Mondo. Valorizzando le iniziative delle Chiese locali a favore delle proprie popolazioni.

Una quota importante dell’8xmille, pari per il 2019 a 70 milioni di euro (5 milioni in più rispetto al 2018), viene gestita dal Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi in via di sviluppo della CEI, che valuta e finanzia interventi mirati a promuovere lo sviluppo integrale della persona e delle comunità nei Paesi poveri del mondo, valorizzando le iniziative delle Chiese locali a favore delle proprie popolazioni.
Nel 2019 sono stati approvati 524 progetti, proposti da Diocesi di tutto il mondo. Ogni progetto viene accompagnato dalla lettera di presentazione del Vescovo e della Conferenza Episcopale locale, e viene valutato secondo criteri che ne analizzano la qualità, la correttezza e l’effettiva utilità per la comunità territoriale cui si rivolge.
Oltre che dalle Chiese locali, i progetti sono proposti (e partecipati) da movimenti ecclesiali, ma anche ong riconosciute, enti di ricerca, università. La CEI, con l’8xmille, sostiene i costi di startup del progetto, che deve già dimostrare in fase di proposta di avere poi una propria prospettiva di sostenibilità economica; non vengono finanziati i costi di gestione dell’ente proponente: tutti i fondi, insomma, vanno a diretto beneficio dei soggetti cui si rivolge.
I progetti finanziati promuovono la formazione in tutti gli ambiti: alfabetizzazione e scolarizzazione a tutti i livelli (dalla formazione elementare a quella universitaria), salute (dai piccoli dispensari di villaggio a padiglioni di ospedali), formazione professionale in campo sanitario, agricolo-ambientale, economico e cooperativo (artigianato sociale) e delle comunicazioni sociali; si sostengono le associazioni locali per l’acquisizione di competenze gestionali, progetti rivolti alla promozione umana (con particolare attenzione alla promozione della donna) e alla difesa delle etnie minoritarie.
Essendo spesso pluriennali (per esempio, nel caso di costruzioni di scuole, ospedali, ecc.), il sistema di finanziamento per tranche consente una verifica puntuale dell’avanzamento delle attività, e di procedere al finanziamento della tranche successiva solo se la rendicontazione della precedente risponde ai criteri di trasparenza richiesti. Vengono inoltre periodicamente organizzate missioni di verifica – a campione – direttamente sui territori.
Oltre ai progetti proposti dalle varie realtà presenti nel Terzo Mondo la CEI ha lanciato, a partire dalla fine del 2017, la campagna "Liberi di partire, liberi di restare", con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul tema delle migrazioni e di realizzare progetti nei Paesi di partenza, di transito e di accoglienza di quanti, specialmente bambini e donne, fuggono da guerre, fame e violenza. Nel 2019 sono stati destinati a progetti nell’ambito di questa campagna circa 6 milioni di euro.

FONDI ASSEGNATI: trend 2000-2019

Fondi per le emergenze
Tra le emergenze nel mondo alle quali la CEI ha potuto dar risposta nel 2019 ricordiamo:
Siria
una risposta alla crisi umanitaria (Fase III) – 1.000.000 €
Sud Sudan
interventi a favore delle vittime del conflitto (Fase IV) – 1.000.000 €
Bosnia-Erzegovina
emergenza rifugiati nei Balcani – 300.000 €
Mozambico
emergenza ciclone Idai – 1.000.000 €
Albania
emergenza terremoto – 500.000 €
Progetti approvati nel 2019
mappa interventi caritativi nel mondo
TOTALE PROGETTI
524 progetti
93.873.845 €*
* L’importo totale è superiore a quello assegnato nel 2019 in quanto vengono riassegnate anche le somme residue non erogate negli esercizi precedenti
% SU IMPORTI ACCORDATI
Africa
48,8 %
America Latina
24,3 %
Est Europa
1 %
Medio Oriente
6,7 %
Oceania
0,4 %
16.399
I progetti approvati e finanziati dalla CEI attraverso l’apposito Servizio e Comitato per gli interventi caritativi a favore dei Paesi in via di sviluppo dal 1990 a oggi

I PROGETTI REALIZZATI

La speranza e la cura

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Dal 1950 è un presidio sanitario fondamentale della regione di Limbe, con una media di 1.800 bambini l’anno nati in sicurezza, 20 mila ricoveri, 200 posti letto. E in più un college che forma nuovi infermieri e ostetriche. L’ospedale St. Joseph di Nguludi, nel sud-est del Malawi, a 50 chilometri da Blantyre, sorge in vista delle piantagioni di mais, oggi ridotte dalla siccità. L’8xmille ha contribuito al progetto con 121 mila euro. La gente vive in condizioni igieniche precarie, per lo più senza sistema fognario né elettricità. Hiv e Aids sono endemici (ne è affetta il 14% della popolazione). L’aspettativa di vita a 54 anni è tra le più basse del mondo. Nel 2018, i vescovi cattolici nella lettera pastorale Appello per una nuova era in Malawi hanno chiesto un urgente cambio di rotta denunciando che «la maggioranza della popolazione ancora vive sotto il giogo di povertà, ignoranza, malattie e fame». L’8xmille, qui, si trasforma in contributo di speranza e di giustizia.

I farmaci solidali fanno impresa

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Un progetto d’impresa, con un forte contenuto di attenzione sociale, che porta i suoi benefici in più dimensioni. L'Ordine dei Frati Minori Conventuali San Francesco d’Assisi del territorio della Custodia Provinciale di Colombia ha sviluppato un progetto per la realizzazione di un’officina farmaceutica destinata alla produzione di farmaci di largo consumo non coperti da brevetto, per i profughi venezuelani che transitano in quest’area di confine presso la città di Cúcuta e per la popolazione colombiana indigente. Attraverso questo passaggio di confine passano ogni anno quasi un milione di profughi venezuelani che emigrano cercando di salvarsi dalla grandissima depressione del loro Paese, e giungono in Colombia alla disperata ricerca di cibo e medicinali. Attraverso il contributo dei fondi 8xmille l'Ordine vuole equipaggiare l'officina, reperire le autorizzazioni necessarie alla distribuzione dei farmaci non brevettati, selezionare e formare il personale e avviare la produzione e la distribuzione, che avverrà con la collaborazione dei conventi locali dell'Ordine Religioso, della Croce Rossa e della Caritas.

Un pulmino per i bimbi

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Sono già più di 200 i bimbi seguiti, e ora potremo fare di più
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Acquistare un pulmino, per essere vicini ad ancora più bambini. Questo lo scopo del progetto presentato dall’associazione PoDE (Portadores de Direitos Especiais), che si occupa - in maniera totalmente gratuita - di riabilitazione fisica e mentale a bambini e adolescenti disabili delle aree urbane e rurali di sette municipi del Pernambuco, e reso possibile grazie ai fondi dell’8xmille. L'associazione ha un istituto che si impegna per i ragazzi con handicap di vario tipo da 0 a 18 anni: sono già più di 200 i ragazzi seguiti, e grazie al pulmino sarà possibile portare assistenza anche ai piccoli che non si possono recare nella sede situata nella cittadina di Pesqueira.