La responsabilità di un impegno

Anche quest’anno, attraverso questo opuscolo il cui contenuto è pubblicato sul sito www.chiesacattolica.it, la Conferenza Episcopale Italiana rende conto di come siano stati impiegati i fondi che i cittadini italiani hanno voluto devolvere alla Chiesa cattolica con la firma dell’8xmille.

Se è vero che questo è un dovere nei confronti dello Stato italiano, ancor più forte è il nostro desiderio di far conoscere a tutti le destinazioni di queste preziose risorse, secondo quanto è consentito dalle normative vigenti.

All’interno di queste pagine ci si potrà soffermare sulle cifre specifiche del rendiconto economico, considerando che l’intero bilancio della Conferenza Episcopale Italiana è sottoposto a certificazione volontaria da parte di una società di revisione specializzata. Si potranno soprattutto seguire le tre principali strade percorse dalle risorse: culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. Si tratta di interventi che si possono apprezzare nella loro evoluzione storica, attraverso le interviste, i racconti e le illustrazioni: migliaia gli interventi realizzati nel 2019 sul territorio italiano e in quei Paesi che l’OCSE definisce come appartenenti al “Terzo mondo”.  È anche grazie all’utilizzo delle risorse dell’8xmille che in questo tempo particolare, caratterizzato dalla crisi generata dal COVID-19, si sono moltiplicate in modo esponenziale su tutto il territorio nazionale le azioni di prossimità a beneficio della popolazione, delle famiglie, di enti e associazioni.

Molte delle richieste di contributo riguardano progetti specifici che vengono presentati agli uffici della Segreteria Generale competenti per materia i quali li valutano in corrispondenza a specifici regolamenti. Per questo compito così delicato la Conferenza Episcopale Italiana affianca agli uffici dei Comitati composti da personale specializzato esterno agli stessi, che esaminano la documentazione ricevuta. Dopo che i progetti sono stati valutati e approvati, viene reso possibile l’invio delle risorse economiche sulla base di “stati di avanzamento dei lavori”, così da seguire passo dopo passo il compimento delle attività e delle realizzazioni.
Attraverso il sostentamento del clero, poi, si provvede a far sì che i presbiteri possano vivere dignitosamente il loro ministero: sono loro, infatti, in prima linea nell’impegno di animare le comunità cristiane del nostro Paese. Il prezioso servizio dei presbiteri insieme a quello di tanti fedeli laici sfugge ad una logica puramente numerica o quantitativa: a loro si devono però quelle molteplici opere che rendono vivo il tessuto sociale e spirituale del nostro territorio. A loro vada l’incoraggiamento mio, dei miei confratelli Vescovi e tutti coloro che con generosità e fiducia li sostengono anche apponendo la firma dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

S.E. Mons. Stefano Russo
Segretario Generale C.E.I.