Un processo in divenire

La gestione degli impieghi è da leggere come un percorso, non come una situazione statica: si tratta spesso infatti di progetti a sviluppo pluriennale. Ecco perché la lettura dei numeri deve fare i conti con la realtà delle opere.

La gestione degli impieghi dell'8xmille è un processo in divenire, fondato in larga parte su una progettualità e su tempistiche estremamente variegate. Il processo di verifica, approvazione e rendicontazione che accompagna ogni assegnazione di risorse prevede in molti casi erogazioni per step di progetto, e quindi una programmazione pluriennale degli interventi e dell'erogazione di risorse. Questi due fattori sono da tenere in considerazione per interpretare correttamente il Bilancio di esercizio relativo a una singola annualità di gestione dei fondi. Va infatti considerata la distinzione tra fondi che vengono assegnati (ovvero, vengono "messi a bilancio") e fondi che vengono effettivamente erogati. Quando all'assegnazione non corrisponde un'effettiva erogazione nel corso dell'anno di esercizio, le risorse non erogate vanno a costituire un "avanzo" che ricade sull'esercizio (o sugli esercizi) successivi. Per fare un esempio: se i fondi relativi al sostentamento del clero hanno un andamento regolare (tanti sono i sacerdoti, a tanto ammontano le loro retribuzioni erogate secondo scadenze certe e prevedibili), nel caso di fondi destinati alla costruzione di una nuova Chiesa siamo di fronte a iter progettuali e realizzativi pluriennali e soggetti a diverse "incognite temporali" non perfettamente prevedibili in fase di programmazione della gestione corrente delle risorse. Per questo motivo, le cifre indicate relative alle tre macro aree di destinazione dei fondi 8xmille 2019 differiscono rispetto alle cifre indicate nelle tabelle di dettaglio di queste pagine, che riguardano l'andamento corrente dell'anno di esercizio 2019.